Con la morte di Berlusconi, muore anche il bipolarismo inteso e maturato nella seconda repubblica.
Tutti i partiti (tranne Fratelli d’Italia e Partito Democratico) vorranno contare con poco e meglio.
Al centro nascerà, per forza di cose, una grande area che includerà liberali, democratici, cattolici, riformisti. La forma e la formula potrebbero dipendere da diversi fattori: in primis la non rinuncia alla singola storia politica.
Se ciò non dovesse accadere, potrebbe aprirsi una strada inesplorata per il Paese: il rafforzamento maggioritarista di Fratelli d’Italia da una parte e, tra circa due legislature, la fusione tra Pd e Movimento 5 stelle.
Il risultato?
Non più un sistema di alternanza da bipolarismo, ma da bipartitismo di fatto ed all’americana.
Nel mentre, la presenza in Parlamento di forze non a trazione maggioritarista implicherà insistenza per ottenere una nuova legge elettorale che mantenga vive le minoranze.
È una giusta rivendicazione quest’ultima data la nostra Costituzione.
Il punto è però un altro: da qui alle elezioni Europee c’è un anno di tempo circa e Forza Italia, senza Berlusconi, è senza dubbio un’altra cosa.
Cosicché ci sarà una necessità endogeno-politica di alcuni partiti a voler ripristinare un sistema proporzionale puro, ipotizzando, con soglia di sbarramento al 3%.
Salvo la questione del premierato che andrà discussa su un altro piano di riforme (cioè costituzionali) non è da escludersi che anche il Partito democratico, pur di non cedere all’unione col Movimento 5 stelle in caso di futuro sistema a bipartitismo, dovrà ancor di più parlare a sinistra lasciando liberi i cattolico-rifomisti di cercare altra casa.
La strada che porterebbe verso il ritorno di Draghi sulla scena politica nazionale è sottotraccia ma già intuibile.
Dalla morte di Silvio Berlusconi, protagonista degli ultimi decenni della vita politica italiana, inizia un’altra storia del Paese.
Avvocato, saggista, già vice presidente coord. della Commissione Giustizia del Ministero dello Sviluppo Economico.
Delegato italiano (under 40) al G20 Amburgo 2022 industria, imprese e sviluppo economico organizzato da compagini industriali/imprese dei Paesi partecipanti con Ministero economia tedesco.
Docente aggiunto a.c. in Diritto tributario dell’impresa e Diritto processuale tributario – Dipartimento Economia, Management, Istituzioni presso l’Università degli studi di Napoli Federico II.
Componente di cattedra in “Diritto e spazio pubblico” – Facoltà di Scienze Politiche presso Università degli studi internazionali di Roma.
Componente del tavolo di esperti per gli studi sul “reddito universale” – Dipartimento di Scienze Politiche Università internazionale per la Pace dell’ONU (sede di Roma).
Direttore del Dipartimento di studi politici, costituzionali e tributari – Università Federiciana popolare.
Consigliere della “Commissione Etica ed Affari Legali” in seno al Comitato tecnico legale della Federazione Italiana E-Sports.
Componente del comitato scientifico della rivista @Filodiritto per l’area “socio-politica”.
Founder di @COLTURAZIONE
Pubblicazioni principali:
– “Opere edilizie su suolo privato e suolo pubblico. Sanzioni penali e profili costituzionali” (Altalex editore, 2016);
– “I sistemi elettorali in Italia: profili evolutivi e critici” (Pubblicazioni Italiane, 2018 – testo in collettanea);
– “L’inedito politico costituzionale del contratto di governo” (Aracne editrice, 2019);
– “Dal contratto di governo al governo da contatto” (Aracne editrice, 2020);
– “Nessuno può definirci. A futura memoria (il tempo del coraggio). Analisi e riflessioni giuridiche sul D.d.l. Zan” (Aracne editrice, 2021 – testo coautoriale);
– “Amore e Politica. Discorso sulla Costituzione e sulla Dignità dell’Uomo” (Aracne editrice, 2021);
– “Draghi Vademecum. La fine del governo da contatto. Le sfide del Paese tra dinamiche politiche e districamenti sul fronte costituzionale” (Aracne editrice, 2022).
Ultima ricerca scientifica – “La guerra nella Costituzione ucraina” – pubblicata su Alexis del GEODI (Centro di ricerca di Geopolitica e Diritto Comparato dell’Università degli studi internazionali di Roma).
Scrive in borderò per Italia Oggi e La Ragione ed è autore su La Voce di New York (columnist), Il Riformista, Affari italiani (editoriali), Formiche, Il Sole 24 Ore, Filodiritto (curatore della rubrica Mondovisione), Cercasi un Fine e sul blog di Fondazione Luigi Einaudi.