Pubblichiamo di seguito una “lettera aperta” inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 30 ottobre scorso
Al Presidente del Repubblica
e.p.c.
Al Presidente del Consiglio
Al Presidente della Camera
Al Presidente del Senato
Stimato Presidente,
ci rivolgiamo a Lei, non solo come studiosi ma soprattutto come cittadini, nella speranza di potere condividere, nella “Giornata Mondiale del Risparmio”, a seguito del suo toccante discorso al Paese, una riflessione sull’implementazione di uno studio sulla tutela del risparmio (su Il Sole 24 Ore), da noi svolto, mesi addietro (successivamente rimesso al Senato della Repubblica), finalizzato a venire incontro a quelle che sono ormai divenute esigenze urgenti per salvaguardare il presente e, soprattutto, il futuro della nostra società .
Il risparmio, la cui tutela è al centro del lavoro da noi svolto, ha una funzione molto importante in quanto, nella sua natura multidimensionale, racchiude dentro di sé anche l’enorme valore della stabilità del sistema economico-finanziario italiano. Alto compito dello Stato è quello di proteggere il valore del risparmio e nel contempo favorire gli investimenti nel tessuto produttivo (art. 47, comma 1 e 2 della Costituzione). Il valore espresso dagli enunciati normativi è costituzionalmente costruito dentro un rapporto che, nel raffronto tra cittadini ed esigenze pubblicistiche dello Stato, ricerca nella realizzazione del bene individuale, nelle sue garanzie e libertà, il senso del bene comune.
Le disposizioni costituzionali, lette in combinato disposto, sono essenziali sia da un punto di vista programmatico che precettivo. La nostra Comunità le considera un pilastro della nostra vita (sia per la nostra storia che per il nostro vissuto). Gli indici di Borsa come noto hanno già segnalato un evidente impatto del COVID-19 sul portafoglio dei cittadini, che vedono una notevole “minusvalenza” sui soldi accantonati e investiti in varie forme, in società quotate che rappresentano il tessuto produttivo italiano. Al momento la situazione di sofferenza dei risparmi va ben oltre i confini dell’alea (insita od ogni investimento di natura finanziaria) e di ciò che si ritiene a buon diritto possa costituire la prevedibilità o prevenibilità degli eventi.
Lo studio (in narrativa) ha inteso e intende dar voce proprio alle “misure urgenti”, alle quali Lei si riferiva, e, nel contempo, vorrebbe contribuire a ingenerare quel necessario clima di fiducia funzionale ad una auspicabile rapida ripresa degli investimenti. Ciò riteniamo sia possibile solo attraverso la salvaguardia del risparmio, essendo quest’ultimo e gli investimenti legati da un inscindibile binomio. Pertanto abbiamo provveduto ad analisi tecnico giuridica (finanziaria e tributaria) nata sin dall’origine con l’intento di farne confluire gli esiti direttamente in una bozza di intervento normativo, in materia di compensazione delle plusvalenze finanziarie.
L’output finale, come accennato, si è andato concretamente a sostanziare in un disegno normativo finalizzato, in ultima istanza, a implementare gli obiettivi fissati in linea programmatica dall’art. 47, comma 1 e 2 della Costituzione.
Esso si va inoltre a iscrivere in un momento in cui si conclude una difficile settimana di educazione finanziaria che, pur vedendo l’impegno di molti studiosi e autorità, è stata contrassegnata da un clima di sfiducia negli investimenti finanziari verso il Mercato degli capitali.
Lo stato in cui sembra versare la propensione verso gli investimenti e la fiducia in essi, senza interventi similari a quello da noi suggerito, si allontanerebbe da quelli che sarebbero gli intenti del condiviso progetto della Capital Markets Union perseguito dall’Unione Europea.
Crediamo pertanto che, grazie ad un mirato intervento normativo (anche ad esito del nostro studio), si possa accendere una luce sul tema del risparmio e nutriamo la più viva speranza che le nostre riflessioni possano fare breccia in tutte le forze politiche a beneficio di tutta la collettività.
Confidiamo infine che il nostro piccolo impegno possa essere gradito e financo di aiuto per ristabilire un clima di fiducia nel settore.
Porgiamo i nostri più distinti saluti.
Prof. Enea Franza (Dirigente Consob),
Dott. Davide Cavallaro (Funzionario Agenzia delle Entrate),
Avv. Francesco Savasta (Funzionario presso la Consob).
Dal 2016 dirigente Responsabile Ufficio Consumer Protection e dal 2012 a tutt’oggi, Responsabile Ufficio Camera di conciliazione ed arbitrato presso la Consob.
Membro del Comitato Tecnico Scientifico della ”Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma-Capitale”, via San Nicola da Tolentino, 45, 00187 Roma;
Membro del Comitato Scientifico della “Fondazione Einaudi-Onlus”, Via della Conciliazione, 10 – Roma;
Membro del Comitato Scientifico “’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti – UCID”, Via delle Coppelle,35 Roma
Membro del Comitato Scientifico della “Fondazione Vittime del Fisco” – Milano;
Membro del Comitato Scientifico della rivista scientifica “Osservatorio sull’uso dei sistemi ADR” – Caos- Editoriale – Roma.
Docente di “Economia e finanza etica” – Dipartimento Economia presso la Delegazione italiana dell’”Università Internazionale per la Pace – ONU (Costa Rica), via Nomentana n.54 – Roma;
Docente di Economia Politica – Dipartimento di Criminologia” dell’”Università Popolare Federiciana – UniFedericiana”;
Docente a contratto e Direttore scientifico per i Master di I livello in “Economia e diritto degli intermediari Finanziari” (edizioni 2016-2017, 2018-2019) presso “Università degli Studi Niccolò Cusano – Unicusano”, via Don Gnocchi, 1- Roma;
Docente di “Economia e finanza”, nonché membro del Senato accademico dell”’Università Cattolica Joseph Pulitzer di Budapest” dal 2018.
Cavaliere di Merito dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme;
Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
Per una biografia più dettagliata vi invitiamo a visitare il sito della Fondazione Luigi Einaudi