Sono circa 55.000 le firme raccolte dall’Unione delle Camere penali italiane in favore della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la separazione delle carriere nella magistratura. Partita all’inizio del mese di maggio la campagna, una delle più vaste della storia recente dell’avvocatura, ha quindi già raggiunto con quattro mesi di anticipo la soglia delle 50.000 necessarie per la presentazione del ddl in Parlamento.
Tra le forze politiche la proposta Ucpi ha trovato l’adesione di uno schieramento trasversale di esponenti tra i quali figurano anche il vicepresidente della Camera Giachetti, il segretario della Lega Salvini, il ministro degli affari regionali Costa, il presidente della Commissione esteri della Camera Cicchitto, il governatore della Regione Liguria Toti e gli ex ministri Terzi di Sant’Agata e Marzano che si aggiungono ad associazioni e partiti come la Fondazione Luigi Einaudi, il Partito Radicale e il Partito Liberale.
“Nonostante il risultato raggiunto la campagna di raccolta proseguirà anche d’estate, nelle piazze e nei tribunali di tutta Italia. Abbiamo dimostrato come questo tema sia sensibile non solo per l’avvocatura ma anche per migliaia di cittadini estranei alle tematiche che attengono la giustizia. Non solo. Grazie ad una campagna di comunicazione attraverso i social siamo riusciti a coinvolgere moltissimi giovani, un dato particolarmente importante e che dimostra come il tema sia sentito dalle nuove generazioni” ha commentato Anna Chiusano, vicepresidente del Comitato promotore della raccolta che al vertice vede il presidente dei penalisti Beniamino Migliucci e tra i componenti giuristi come Gaetano Pecorella e Marcello Gallo.
Il disegno di legge Ucpi mira a non solo a distinguere nettamente le carriere tra giudici e pubblici ministeri ma promuove, inoltre, la costituzione di due consigli superiori della magistratura distinti, uno per quella giudicante e uno per quella inquirente. “Solo così – ricorda Migliucci – si potrà veramente dare attuazione all’articolo 111 della Costituzione che stabilisce la terzietà del giudice all’interno di un vero giusto processo, esattamente avviene in gran parte degli ordinamenti europei dove la separazione delle carriere è la regola e non l’eccezione”.
Più di cento sono le camere penali italiane coinvolte nella raccolta che prosegue, anche in questi giorni, in numerose località d’Italia. “Emblematico è il dato che riguarda i territori: sono circa 7000 le firme raccolte solo nella Sicilia, la regione che ha totalizzato più consensi. Seguono in questa classifica l’Emilia Romagna, il Lazio e la Campania che hanno raccolto, da sole, oltre 15.000 sottoscrizioni. Riguardo le città spicca il primato di Brindisi che, da sola, ha totalizzato oltre 2500 firme mentre molti centri minori come Modena, Tivoli, Nola, Santa Maria Capua Vetere, Patti e Messina viaggiano sopra le mille firme a testa” ha dichiarato Giuseppe Belcastro, Coordinatore del Comitato organizzatore delle Camere Penali.
Il bilancio della raccolta e le prossime iniziative politiche saranno poi oggetto del congresso straordinario Ucpi del 6, 7 e 8 ottobre che quest’anno sarà organizzato dalla Camera Penale di Roma, la città, tra i grandi centri, che ha raccolto più sottoscrizioni in questi primi due mesi di raccolta.
“Sarà l’occasione per approfondire non solo il tema della separazione delle carriere ma anche gli altri numerosi fronti che riguardano la politica e l’ordinamento giudiziario grazie al contributo di esponenti della politica, del giornalismo, della cultura e dell’accademia” dichiara il presidente della Camera Penale di Roma Cesare Placanica.