Viareggio modella la nuova onda Liberale
Alle prossime elezioni comunali, un gruppo di coraggiosi fuoriusciti dal PD si presenta a Viareggio con la lista civica “Più Democrazia”, che affianca la candidatura a sindaco di Sandro Bonaceto. Il gruppo, di ventiquattro nomi con età media di 45 anni, che si riconosce nei valori liberali e progressisti, ha l’ambizione di richiamare la questione liberale a sinistra.
Oltre agli importanti temi di politica locale, la lista civica “Più Democrazia” vuole creare dei contenuti e offrire degli spunti di riflessione sul liberalismo in questo tempo politico. Mario Pannunzio nell’articolo di congedo dell’8 marzo del 1966, che chiudeva l’esperienza del “Il Mondo”, il settimanale dell’intellighenzia liberale, scriveva: “In questi giorni l’Italia, unanime, rende omaggio a Benedetto Croce, ma ha sempre votato spensieratamente per tutti gli avversari di Croce”.
Di fatto, la lista civica viareggina combatte quotidianamente le ostilità politiche che, come diceva Pannunzio, tentano di rendere le correnti di ispirazione liberale e democratica “simili a pattuglie isolate di frontiera”. I temi della giustizia giusta, dei diritti della persona e di una solidarietà non assistenziale, abbandonati dalle maggiori correnti politiche, ma diventati cavalli di battaglia della lista, sono però sempre più sentiti dalla popolazione, che percepisce il bisogno di un’alternativa alla scheletricità circostante. In breve tempo, “Più Democrazia” è infatti riuscita a diventare l’ago della bilancia nelle prossime elezioni comunali di Viareggio, che potrebbero vedere al ballottaggio il candidato sostenuto dal PD contro la candidata della destra.
La lista civica “Più Democrazia” non è solo una storia viareggina, ma racconta la necessità a livello nazionale di ricostruire una cultura liberale e laica, che è stata annullata nelle logiche subalterne ai fenomeni populistici sia di destra sia di sinistra.
Il nome della lista “Più Democrazia” significa fondamentalmente più informazione: un’informazione trasparente che renda partecipe e consapevole il cittadino delle decisioni piccole o grandi che siano. La democrazia è qui intesa col fine di portarla all’apice del suo valore: l’omnicrazia, come diceva Aldo Capitini, ovvero la chiamata di tutti agli aspetti decisionali.
Per “Più Democrazia”, c’è bisogno di un’informazione piena, totale e consapevole. Conoscere per deliberare, diceva Marco Pannella, parafrasando Luigi Einaudi. La lista viareggina ritiene infatti che un comune virtuoso debba avere nel suo DNA la volontà di una consultazione periodica con i propri cittadini, perché il Sindaco è il servitore, colui che ascolta, e non una patriarca dispotico.
Giornalista e scrittrice italo-marocchina. Vive a Gerusalemme